Oggi non voglio raccontarti storie di infanzie infelici, adolescenze colpite da condizioni economiche familiari poco confortanti o di altre scomode situazioni. In generale, nonostante ciò, tutto si supera.
Oggi ti racconto le vicende di un personaggio che è arrivato, e per sua fortuna ha potuto farlo senza troppi ostacoli nel proprio percorso. Nonostante questo comunque non si è fermato, non ha mai smesso di migliorarsi a dispetto del fatto che avesse già raggiunto ed oltrepassato il suo obiettivo.
Oggi intendo parlarti di Javier Zanetti, ex giocatore Argentino con l’attuale carica di vicepresidente del “Football Club Internazionale Milano S.p.A.”, meglio conosciuto come Internazionale o più semplicemente come Inter. Lui, celebre non solo come ex capitano di una delle due squadre che rappresentano il capoluogo Lombardo, ma affermato anche come uomo che assieme a Del Piero, Totti, Baresi, Maldini e tanti altri grandi giocatori, ha diffuso i veri valori sportivi che i ragazzi d’oggi dovrebbero apprendere ed emulare.
Ti riporto brevemente qualche frase tratta da un’intervista fatta a Javier e alla moglie Paula de La Fuente con la quale è legato dal 1999:
“Paula era felicissima il giorno del nostro matrimonio, e non protestò neppure quando le accennai: “Amore, manca ancora del tempo […] gli invitati non sono ancora arrivati per la festa. Che ne dici se vado a correre? Mi sono portato dietro le scarpe da allenamento…”
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Per quanto possa essere bizzarro munirsi di scarpette da calcio il giorno del proprio matrimonio, l’ex centrocampista continua affermando che la compagna ne dovette sopportare di peggiori.
Una volta ad esempio, asserisce lei, rischiarono di litigare, perché nel prenotare una vacanza in Tunisia, non si era accorta che non c’era la palestra nell’albergo e nemmeno nelle vicinanze.
Il trainer dell’Inter gli aveva redatto una tabella che prevedeva flessioni sulle gambe spingendo con le spalle 75 kg di peso, dunque non avendo alternativa Javier indossò sulle spalle uno zaino con dei libri (15 kg), prese a cavalcioni la moglie (50kg) e le diede da reggere dei manubri (10kg), il tutto ammontava a 75 kg.
L’epilogo fu che i turisti del villaggio poterono ammirare in tutta la sua stramberia e forza di volontà Zanetti che con moglie, zaino e pesi, a piedi nudi sulla sabbia, assolse i propri compiti eseguendo regolari flessioni.
Dopo averti raccontato questi brevi segmenti di vita di questo grande uomo, ti lascio sperando che tu possa prendere spunto e che una volta raggiunto il tuo obiettivo alzerai il tiro. Perché come dice Barbara Bettetini nel suo libro “Motivarsi e Motivare al Volontariato“, che per altro ti consiglio di leggere…
E’ importante non fermarsi mai, in modo da riuscire a diventare persone sempre migliori, più abili, più consapevoli e più soddisfatte.
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